Attività SI.FIT.

L’impiego della fitoterapia, intorno alla quale si è attualmente risvegliato un forte interesse, è giustificato da una serie di considerazioni fondate sull’uso millenario delle piante, uso che attualmente è rivisto alla luce di nuove impostazioni metodologiche e valutato con tecniche diverse. Oggi non è infatti possibile ignorare questa “cultura verde” fondata su tradizioni empiriche millenarie, ma è doveroso procedere a verifiche sperimentali con l’impiego delle più aggiornate tecniche moderne per testare scientificamente l’attività medicinale e la eventuale tossicità delle piante officinali utilizzate. Il farmaco vegetale deve dunque essere equiparato a quello convenzionale, obbligato a rispondere a determinati requisiti di qualità, sicurezza ed efficacia.

Conoscere le caratteristiche dei prodotti, non solo vegetali, rappresenta, quando sono destinati alla conservazione o alla riacquisizione del bene della salute, un’esigenza fondamentale per fare in modo che il loro impiego avvenga razionalmente, soprattutto in risposta all’obbligo di cercare l’ottimizzazione dei benefici e la riduzione dei rischi nei momenti critici della scelta dei trattamenti e delle modalità con cui eseguirli.

Il problema della conoscenza delle proprietà delle piante medicinali, vista la attuale diffusione del loro uso, rappresenta un dovere per la classe medica, che, indipendentemente dalle attitudini prescrittive, è chiamata ad evitare il pericolo di interazioni fra i farmaci convenzionali di cui i pazienti necessitano ed eventuali prodotti vegetali di cui i pazienti stessi si servono secondo la pratica dell’automedicazione. In effetti i fitoterapici possono essere utilissimi se usati in combinazione ad altri farmaci, come coadiuvanti (consentendo ad esempio la riduzione dei dosaggi di farmaci di sintesi), oppure possono svolgere un’azione complementare, accelerando il decorso della malattia o eliminando sintomi fastidiosi. In questa ottica l’uso di prodotti naturali può essere utilissimo nella prevenzione di molte lievi patologie.